Come funziona il feed di Instagram? Avanti tutta con pertinenza e la qualità di contenuti
Instagram recentemente ha pubblicato la seconda puntata della sua nuova serie “Come funziona Instagram”, con una panoramica di come funzionano i suoi algoritmi di ricerca e di come massimizzare le possibilità di apparire nei risultati di ricerca pertinenti.
Prima di fornire possibili suggerimenti per ottimizzare la presenza del tuo account su Instagram vediamo come funziona la ricerca nel feed.
Come funziona la ricerca su Instagram
Instagram utilizza le parole chiave che inserisci nel campo di ricerca per evidenziare il contenuto più pertinente, in relazione al testo specifico digitato.
Ma questo non è l’unico fattore: nella creazione dei risultati di ricerca pertinenti per una query Instagram tiene conto di tre elementi principali:
– il testo che inserisci – questo, afferma Instagram, è “di gran lunga” il segnale più importante per la ricerca. “Cerchiamo di abbinare ciò che digiti con nomi utente, biografie, didascalie, hashtag e luoghi pertinenti”.
– la tua attività nell’app – oltre alla corrispondenza di testo di base, Instagram classificherà anche i tuoi risultati di ricerca in base alla tua precedente attività in-app, inclusi gli account che segui, i post che hai visualizzato e il modo in cui hai interagito con determinati profili in passato: “Di solito mostriamo account e hashtag che segui o visiti più in alto di quelli che non conosci”. La finalità è quella di aiutarti a trovare informazioni che ti interessano con maggiore probabilità e nel contempo per semplificare il tuo processo di ricerca.
– popolarità di ogni query – infine, Instagram tiene conto anche della popolarità delle corrispondenze per la query quando classifica i risultati che elenca. Gli elementi che potrebbero influenzare il risultato includono il numero di clic, mi piace, condivisioni e follower per un particolare account, hashtag o luogo.
Quindi l’attività precedente gioca un ruolo nel potenziare la tua presenza nella ricerca IG. Costruire la tua presenza nel tempo e mantenere un’attività regolare può aiutare a migliorare il tuo potenziale di ricerca nell’app e garantire che il tuo profilo venga visualizzato maggiormente nelle query di ricerca.
Instagram e le linee guida
Instagram rileva inoltre che qualsiasi account, post e/o hashtag che va “contro le sue linee guida” verrà classificato più in basso nei risultati di ricerca: “Gli account che pubblicano spam o violano le nostre linee guida potrebbero apparire più in basso nei risultati di ricerca, in tali casi per trovare un account si dovrebbe inserire il nome dell’account completo. Bilanciamo anche le ricerche per argomenti sensibili con misure di sicurezza aggiuntive per assicurarci di non mostrarti contenuti correlati che potrebbero essere dannosi.”
Abbiamo infatti visto, con la questione pandemica, una forte attenzione da parte dei social nel trattare questioni che riguardano tematiche inerenti la salute. Ad esempio, Instagram potrebbe fornire un ranking più basso ai profili che pubblicano teorie di cospirazione in relazione al COVID-19, si è inoltre visto che la piattaforma ha ridotto la presenza di ricerca di contenuti su questioni politiche o conflitti.
Nelle strategie di marketing e nella costruzione di un piano editoriale per il tuo brand su Instagram conviene quindi sempre rispettare le linee guida molto fedelmente e non trattare argomenti riguardanti cospirazioni in quanto potresti cadere facilmente in filtri antispam.
Nel rivedere le linee guida di Instagram, i parametri chiave degni di nota per i marchi, in termini di ciò che Instagram sembrerebbe intervenire diminuendo la presenza nelle corrispondenze di ricerca, sono:
– contenuti che promuovono o descrivono “procedure cosmetiche”
– contenuti che contengono affermazioni sulla salute “amplificate”, come “cure miracolose”
– contenuti che tentano di vendere prodotti o servizi basati su affermazioni relative alla salute, come la promozione di un integratore per aiutare una persona a perdere peso
– contenuti che promuovono modelli di business fuorvianti o ingannevoli, come prestiti personali o investimenti “senza rischi”
– contenuti che possono essere sessualmente espliciti o allusivi, come immagini di persone con abiti trasparenti.
– contenuti che promuovono l’uso di determinati prodotti regolamentati, come tabacco, prodotti e servizi per adulti o farmaci
– contenuti non originali che vengono in gran parte riproposti da un’altra fonte senza aggiungere valore
– contenuti che promuovono un concorso o un omaggio
La maggior parte di questi sono abbastanza semplici e logici da intuire, da tempo se ne parla, ma vale la pena notare gli ultimi due punti. Lo sharing (ri-condivisione) dei “meme” potrebbe si farti ottenere facilmente mi piace, ma tale azione potrebbe in seguito portarti alla penalizzazione; mentre per quanto riguarda i post di concorsi/omaggi, Instagram interviene attivamente limitando la portata di diffusione del post, quantomeno limitandone la visualizzazione nei risultati di ricerca.
Nuove modalità e strumenti di ricerca su Instagram
Oltre a questi approfondimenti, Instagram fa anche notare che sta cercando di espandere ulteriormente i suoi strumenti di ricerca, il che potrebbe anche influenzare il modo in cui ti avvicini al tuo processo di utilizzo e di ottimizzazione della ricerca. A seguito dell’espansione delle opzioni di ricerca avvenuta lo scorso anno, per mostrare un insieme più ampio di corrispondenze di parole chiave pertinenti, anziché limitarsi a profili, hashtag e posizioni, Instagram sta anche cercando di visualizzare una gamma ancora più ampia di risultati, in relazione alla query impostata: “Stiamo migliorando i risultati di ricerca per fornire maggiori risultati “espansi”. Ad esempio, una ricerca per “spazio” ti mostrerà anche foto e video relativi allo spazio. Ciò è particolarmente utile quando non hai in mente un nome utente o un hashtag esatto da ricercare in relazione ad un argomento di interesse.”
Esempio di ricerca su Instagram
Come puoi vedere in questo esempio, il processo di ricerca aggiornato su Instagram ti mostrerà i risultati dei post nella prima pagina “Top”, aiutandoti a evidenziare contenuti specifici relativi alla tua query, invece di un elenco di profili e hashtag.
Consigli Instagram per l’ottimizzazione
Infine, sulla base di queste intuizioni, Instagram ha anche fornito tre consigli per i creatori di contenuti ed i marchi che vogliono massimizzare il loro potenziale di farsi trovare nell’app:
– usa un handle e un nome di profilo adeguati: i risultati di ricerca di Instagram sono principalmente abbinati al testo, quindi utilizzare un handle o un nome di profilo correlato al contenuto dei tuoi post “è la soluzione migliore per apparire nelle ricerche pertinenti”. Instagram consiglia inoltre che, se i tuoi amici o fan ti conoscono con un certo nome, “includi quel nome all’interno del nome utente o profilo in modo che tu venga visualizzato quando ti cercano”.
– includi parole chiave e posizioni pertinenti nella tua biografia – garantire che la tua biografia includa parole chiave su chi sei e di cosa tratta il tuo profilo contribuirà anche a migliorare il tuo potenziale di essere facilmente trovato. “Se il tuo account è direttamente collegato ad una località, come per una piccola impresa, condividere la tua posizione nella biografia può facilitare il ritrovamento della tua attività su IG da parte delle persone nella tua zona”.
– usa parole chiave e hashtag pertinenti nelle didascalie – questo è particolarmente rilevante: “Per far trovare il proprio post nella ricerca, inserisci parole chiave e hashtag nella didascalia, non nei commenti”. In questo ultimo consiglio Instagram ha voluto fornire una risposta a varie discussioni che si susseguono tra social media marketer sul fatto che i post di Instagram abbiano un rendimento migliore quando gli hashtag sono nella didascalia rispetto all’inserimento nel primo commento. Ovviamente, ciò non conferma necessariamente che inserire i tuoi hashtag nelle didascalie massimizzerà la copertura dei post, in ogni caso massimizzerà le tue opportunità di fare trovare il tuo post nella ricerca.
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Come funziona il feed di Instagram? Avanti tutta con pertinenza e la qualità di contenuti
Instagram recentemente ha pubblicato la seconda puntata della sua nuova serie “Come funziona Instagram”, con una panoramica di come funzionano i suoi algoritmi di ricerca e di come massimizzare le possibilità di apparire nei risultati di ricerca pertinenti.
Prima di fornire possibili suggerimenti per ottimizzare la presenza del tuo account su Instagram vediamo come funziona la ricerca nel feed.
Come funziona la ricerca su Instagram
Instagram utilizza le parole chiave che inserisci nel campo di ricerca per evidenziare il contenuto più pertinente, in relazione al testo specifico digitato.
Ma questo non è l’unico fattore: nella creazione dei risultati di ricerca pertinenti per una query Instagram tiene conto di tre elementi principali:
– il testo che inserisci – questo, afferma Instagram, è “di gran lunga” il segnale più importante per la ricerca. “Cerchiamo di abbinare ciò che digiti con nomi utente, biografie, didascalie, hashtag e luoghi pertinenti”.
– la tua attività nell’app – oltre alla corrispondenza di testo di base, Instagram classificherà anche i tuoi risultati di ricerca in base alla tua precedente attività in-app, inclusi gli account che segui, i post che hai visualizzato e il modo in cui hai interagito con determinati profili in passato: “Di solito mostriamo account e hashtag che segui o visiti più in alto di quelli che non conosci”. La finalità è quella di aiutarti a trovare informazioni che ti interessano con maggiore probabilità e nel contempo per semplificare il tuo processo di ricerca.
– popolarità di ogni query – infine, Instagram tiene conto anche della popolarità delle corrispondenze per la query quando classifica i risultati che elenca. Gli elementi che potrebbero influenzare il risultato includono il numero di clic, mi piace, condivisioni e follower per un particolare account, hashtag o luogo.
Quindi l’attività precedente gioca un ruolo nel potenziare la tua presenza nella ricerca IG. Costruire la tua presenza nel tempo e mantenere un’attività regolare può aiutare a migliorare il tuo potenziale di ricerca nell’app e garantire che il tuo profilo venga visualizzato maggiormente nelle query di ricerca.
Instagram e le linee guida
Instagram rileva inoltre che qualsiasi account, post e/o hashtag che va “contro le sue linee guida” verrà classificato più in basso nei risultati di ricerca: “Gli account che pubblicano spam o violano le nostre linee guida potrebbero apparire più in basso nei risultati di ricerca, in tali casi per trovare un account si dovrebbe inserire il nome dell’account completo. Bilanciamo anche le ricerche per argomenti sensibili con misure di sicurezza aggiuntive per assicurarci di non mostrarti contenuti correlati che potrebbero essere dannosi.”
Abbiamo infatti visto, con la questione pandemica, una forte attenzione da parte dei social nel trattare questioni che riguardano tematiche inerenti la salute. Ad esempio, Instagram potrebbe fornire un ranking più basso ai profili che pubblicano teorie di cospirazione in relazione al COVID-19, si è inoltre visto che la piattaforma ha ridotto la presenza di ricerca di contenuti su questioni politiche o conflitti.
Nelle strategie di marketing e nella costruzione di un piano editoriale per il tuo brand su Instagram conviene quindi sempre rispettare le linee guida molto fedelmente e non trattare argomenti riguardanti cospirazioni in quanto potresti cadere facilmente in filtri antispam.
Nel rivedere le linee guida di Instagram, i parametri chiave degni di nota per i marchi, in termini di ciò che Instagram sembrerebbe intervenire diminuendo la presenza nelle corrispondenze di ricerca, sono:
– contenuti che promuovono o descrivono “procedure cosmetiche”
– contenuti che contengono affermazioni sulla salute “amplificate”, come “cure miracolose”
– contenuti che tentano di vendere prodotti o servizi basati su affermazioni relative alla salute, come la promozione di un integratore per aiutare una persona a perdere peso
– contenuti che promuovono modelli di business fuorvianti o ingannevoli, come prestiti personali o investimenti “senza rischi”
– contenuti che possono essere sessualmente espliciti o allusivi, come immagini di persone con abiti trasparenti.
– contenuti che promuovono l’uso di determinati prodotti regolamentati, come tabacco, prodotti e servizi per adulti o farmaci
– contenuti non originali che vengono in gran parte riproposti da un’altra fonte senza aggiungere valore
– contenuti che promuovono un concorso o un omaggio
La maggior parte di questi sono abbastanza semplici e logici da intuire, da tempo se ne parla, ma vale la pena notare gli ultimi due punti. Lo sharing (ri-condivisione) dei “meme” potrebbe si farti ottenere facilmente mi piace, ma tale azione potrebbe in seguito portarti alla penalizzazione; mentre per quanto riguarda i post di concorsi/omaggi, Instagram interviene attivamente limitando la portata di diffusione del post, quantomeno limitandone la visualizzazione nei risultati di ricerca.
Nuove modalità e strumenti di ricerca su Instagram
Oltre a questi approfondimenti, Instagram fa anche notare che sta cercando di espandere ulteriormente i suoi strumenti di ricerca, il che potrebbe anche influenzare il modo in cui ti avvicini al tuo processo di utilizzo e di ottimizzazione della ricerca. A seguito dell’espansione delle opzioni di ricerca avvenuta lo scorso anno, per mostrare un insieme più ampio di corrispondenze di parole chiave pertinenti, anziché limitarsi a profili, hashtag e posizioni, Instagram sta anche cercando di visualizzare una gamma ancora più ampia di risultati, in relazione alla query impostata: “Stiamo migliorando i risultati di ricerca per fornire maggiori risultati “espansi”. Ad esempio, una ricerca per “spazio” ti mostrerà anche foto e video relativi allo spazio. Ciò è particolarmente utile quando non hai in mente un nome utente o un hashtag esatto da ricercare in relazione ad un argomento di interesse.”
Esempio di ricerca su Instagram

Come puoi vedere in questo esempio, il processo di ricerca aggiornato su Instagram ti mostrerà i risultati dei post nella prima pagina “Top”, aiutandoti a evidenziare contenuti specifici relativi alla tua query, invece di un elenco di profili e hashtag.
Consigli Instagram per l’ottimizzazione
Infine, sulla base di queste intuizioni, Instagram ha anche fornito tre consigli per i creatori di contenuti ed i marchi che vogliono massimizzare il loro potenziale di farsi trovare nell’app:
– usa un handle e un nome di profilo adeguati: i risultati di ricerca di Instagram sono principalmente abbinati al testo, quindi utilizzare un handle o un nome di profilo correlato al contenuto dei tuoi post “è la soluzione migliore per apparire nelle ricerche pertinenti”. Instagram consiglia inoltre che, se i tuoi amici o fan ti conoscono con un certo nome, “includi quel nome all’interno del nome utente o profilo in modo che tu venga visualizzato quando ti cercano”.
– includi parole chiave e posizioni pertinenti nella tua biografia – garantire che la tua biografia includa parole chiave su chi sei e di cosa tratta il tuo profilo contribuirà anche a migliorare il tuo potenziale di essere facilmente trovato. “Se il tuo account è direttamente collegato ad una località, come per una piccola impresa, condividere la tua posizione nella biografia può facilitare il ritrovamento della tua attività su IG da parte delle persone nella tua zona”.
– usa parole chiave e hashtag pertinenti nelle didascalie – questo è particolarmente rilevante: “Per far trovare il proprio post nella ricerca, inserisci parole chiave e hashtag nella didascalia, non nei commenti”. In questo ultimo consiglio Instagram ha voluto fornire una risposta a varie discussioni che si susseguono tra social media marketer sul fatto che i post di Instagram abbiano un rendimento migliore quando gli hashtag sono nella didascalia rispetto all’inserimento nel primo commento. Ovviamente, ciò non conferma necessariamente che inserire i tuoi hashtag nelle didascalie massimizzerà la copertura dei post, in ogni caso massimizzerà le tue opportunità di fare trovare il tuo post nella ricerca.
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